Max Montanari, voce dei Perikolo Generiko, in una foto promozionale per l'album.
Max Montanari, voce dei Perikolo Generiko, in una foto promozionale per l'album.

MAX MONTANARI e i PERIKOLO GENERIKO, ragazzi interrotti, tornano con S.A.L.I.G.I.A.

perikolo generiko s.a.l.i.g.i.a. coverUna cosa è certa: in questa stasi generale abbiamo avuto tempo in più per pensare. Inclinazione tipica del periodo è stata, tra le tante e più disparate smanie, l’oscillazione tra momenti di forzata produttività e quelli di apatia asfissiante. La sensazione di sprecare il tempo stride con il nostro quotidiano, ecco che si attivano le meningi, ecco che diventa il giusto momento per pubblicare un album di quindici anni fa.

I protagonisti della storia sono i Perikolo Generiko, conosciuti nell’ambiente come i PG, band d’orientamento metal rock particolarmente attiva dal 1998 al 2005. Di riferimento per la scena indipendente, poi bruscamente interrotta. A consumare palchi attraverso la partecipazione a eventi come l’Heineken Jammin Festival nostrano o mini tour francesi, fino agli opening del “Tutto Scorre” tour dei Negramaro. All’apice del loro percorso producono per una Major internazionale un nuovo progetto che non verrà mai pubblicato, episodio a cui attribuiscono infatti la causa del loro scioglimento. Il progetto è proprio “S.A.L.I.G.I.A.”, acronimo dei sette vizi capitali: Superbia, Avarizia, Lussuria, Invidia, Gola, Ira, Accidia.

Sogni l’eterno ? La Tentazione è già qua: Col cuore in mano il serpente ti aspetterà, cara Superbia

Max Montanari, voce della band, nonostante attualmente impegnato con i CANIBAGNATI, decide di riprendere l’album e pubblicarlo, a distanza di quindici anni. “Un urugano di idee” e “Un fiume in piena”, così viene definito, che crea e non si ferma. E non si è fermato neanche in questo caso, correndo il rischio di operare in direzione decisamente anacronistica, se si considera il prodotto figlio di un diverso momento storico, culturale e musicale. È vero, i riff di chitarra non passano facilmente di moda, magari spariscono un po’ ma poi fanno ritorno. Chitarre distorte e assoli, care alla tradizione, sono protagoniste indiscusse di questa scommessa peccaminosa da parte dei Perikolo Generiko.

Appartenenza oltre confine di matrice “ironmaidiana” ma timbro italiano di impronta litfibiana, (è infatti proprio Fabrizio Simoncioni dei Litfiba a produrre il progetto rock già menzionato dei CANIBAGNATI). L’adattamento della lirica italiana nonostante l’intenzione internazionalista riesce bene, l’analisi attenta degli eccessi peccaminosi è acuta. Rimane però il fatto che il biglietto da visita non sia del tutto incoraggiante: il rischio di isolarsi all’interno di una tematica da tesina di maturità sui vizi capitali è alto. Grazie ai titoli dei brani, però, ci si salva da questo pericoloso azzardo.

“Fino in fondo”, emblema dell’Avarizia, è il primo singolo estratto dall’album “S.A.L.I.G.I.A.”, diffusi entrambi a partire dal 23 aprile 2020. Mentre l’Accidia si traduce con “Tutto è troppo dentro di te”, il secondo singolo in uscita il 30 maggio con videoclip annesso, originale di allora. “S.A.L.I.G.I.A.” resta un esperimento, come la cultura rock insegna, provocatorio e rumoroso. Sicuramente fuori tempo, ma mai fuori luogo per i nostalgici della prima linea.

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