Interessante la scelta della band di includere in questa selezione musicali brani, spesso, diametralmente opposti. Riuscire nell’intento di registrare un disco cover, restando fedeli a se stessi e, allo stesso tempo, ai brani scelti non e facile, ma gli Osaka Flu hanno fatto un buon lavoro.
I brani scelti sono ovviamente riconoscibili ma hanno comunque quel qualcosa di rinnovato nel carattere che non disturba ma anzi ne dà una chiave di lettura diversa e interessante.
“La Strana Famiglia”, una grande selezione musicale
Se “Io sto bene” dei CCCP, “Sui giovani d’oggi ci scatarro su” degli Afterhours o “Gelati” degli Skiantos sono più affini al sound della band, brani come “La zappa, il Tridente, il Rastrello” di Rino Gaetano o “La strana famiglia” di Giorgio Gaber, seppur agli antipodi, riescono a “rinascere” sotto una nuova forma.
Il punto a favore degli Osaka Flu è, forse, la scelta di brani che in qualche modo questo trio sente propri. Brani che fanno parte del proprio bagaglio culturale e che hanno influenzato la loro produzione musicale.
In “La Strana Famiglia” troviamo una buona selezione musicale ma, soprattutto, troviamo arrangiamenti originali e interessanti. La band non ha voluto riscrivere questi brani storici, ha semplicemente voluto rendere omaggio ad alcuni grandi musicisti del nostro paese. L’hanno fatto allla loro maniera e con tutto il rispetto e la passione possibile.
Gli Osaka Flu ganno eseguito grandi brani e grandi ri-arrangiamenti
Questi sette brani sono decisamente sette esperimenti sonori ben riusciti, che riescono sempre a sorprendere in positivo l’ascoltatore. Spesso non ci troviamo d’accordo con la scelta di registrare un disco di cover. Molto spesso troviamo lavori scialbi, anonimi che vanno solo a rovinare grandi classici della musica. “La Strana Famiglia”, invece, sorprende piacevolmente e si ascolta davvero con piacere.
La cosa bella di questo disco è che sembra fatto per i live, per inserire in scaletta qualche grande classico rimaneggiato con cura e grande passione. Molto bene.
“La Strana Famiglia” è un disco di cover che sorprende.
Gli Osaka Flu hanno fatto un bel lavoro e, seppur per un disco di cover, la band viene promossa a pieni voti. Molto più di altre realtà musicali più conosciute che con le cover hanno fallito miseramente.
Una menzione a parte va fatta alla splendida versione de “Nella mia ora di libertà” di Fabrizio De André. Un brano complesso di un grande artista altrettanto complesso. Questa versione è veramente un tentativo riuscitissimo che appassiona (quasi) quanto l’originale.