Keith Flint, ex frontman dei The Prodigy, avrebbe compiuto oggi 50 anni
Keith Flint, ex frontman dei The Prodigy, avrebbe compiuto oggi 50 anni

THE PRODIGY, i 50 anni di KEITH FLINT in dieci brani leggendari

Oggi Keith Flint, co-fondatore e cantante dei The Prodigy scomparso lo scorso 4 marzo, avrebbe compiuto 50 anni.

Keith Flint e i The Prodigy, simboli della ribellione degli anni ’90

Keith Flint è stato una delle figure più importanti degli anni ’90 riuscendo a mescolare per la prima volta la cultura punk con la cultura rave. I The Prodigy sono stati un simbolo della ribellione giovanile della fine del secolo scorso riuscendo a dare vita a un sound riconoscibilissimo in grado di spaziare dal punk alla dance, dalla techno alla musica psichedelica.

È di pochi giorni fa la notizia che la band sarebbe tornata in studio per creare (forse) nuova musica. Certo, non sarà lo stesso senza Keith Flint, ma è sicuramente una bella notizia per tutti i fans, soprattutto quelli che non hanno avuto la possibilità di vere i The Prodigy Live.

Ed è proprio durante i live che i The Prodigy riuscivano a dare il meglio: ogni live della band era una scarica di adrenalina e restare immobili era praticamente impossibile. Ogni singola scaletta era studiata al dettaglio per dare al pubblico la migliore esperienza sonora e visuale di sempre.

Andiamo adesso a vedere dieci brani immortali della band, brani che continueranno a suonare durante i rave e sui palchi di mezzo mondo.

Dieci brani leggendari dei The Prodigy

“Everybody In The Place” è il secondo singolo estratto da “Experience”, il primo album dei The Prodigy. Il brano raggiunge quasi subito la vetta della classifica dei singoli in Gran Bretagna e, ancora oggi, è uno dei brani più conosciuti della band.

“Out of Space” sempre da “Experience”.  Altro brano immortale dei The Prodigy, tanto che nel 2005 ne esce una versione remixata. Anche questo è uno di quei brani che raramente poteva mancare nella setlist di un concerto.

“No Good”, è il secondo singolo estratto da “Music for the Jilted Generation”, il secondo lavoro in studio dei The Prodigy. Il brano nasce come una chiara provocazione e una critica alla musica dance e tecno degli anni ’90.

“Vodoo People” estratto sempre da “Music for the Jilted Generation”. Anche qui troviamo uno dei brani più apprezzati dai fan dei The Prodigy. Al tempo, il videoclip ufficiale del brano venne molto criticato e fortemente censurato dalle televisioni di tutto il mondo. È molto famoso anche il celebre remix del brano dei The Chemical Brothers.

“Firestarter” è forse il brano di maggior successo dei The Prodigy. Contenuto nel disco “The Fat on of The Land” questo pezzo ha raggiunto velocemente il successo mondiale, scalando tutte le classifiche musicali.

Con la scomparsa di Keith Flint il mondo della musica ha sicuramente perso uno dei suoi più grandi performer

“Smack My Bitch Up” altro singolo da “The Fat on of The Land”. Il brano è molto controverso: tradotto letteralmente in “picchio la mia p****ana”, secondo lo slang dell’epoca sarebbe un chiaro riferimento al mondo della droga e dello sballo. Nonostante tutto “Smack My Bitch Up” è uno di quei brani che ha reso i The Prodigy famosi in tutto il mondo.

“Breathe” terzo singolo dell’album “The Fat on of The Land”. La canzone ottiene sin da subito un grande successo, arrivando a vincere premi come gli MTV Video Music Award del 1997 e l’International Viewer’s Choice Award for MTV Europe.

“Baby’s Got a Temper” è il primo singolo uscito dopo l’uscita dalla band di DJ Leeroy Thornhill. Anche questo singolo ha suscitato molte critiche, soprattutto per i riferimenti al Rohypnol.

“Spitfire” dal disco “Always Outnumbered, Never Outgunned”. Altro brano memorabile dei The Prodigy che ancora oggi viene apprezzato dai fans di tutto il mondo.

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Questi sono solo alcuni dei brani leggendari dei The Prodigy, alcuni di quei must che non potevano mai mancare dalle setlist dei concerti. Vi lasciamo on “Omen” dall’album “Invaders Must Die”. Altro brani dei The Prodigy che raggiunge velocemente il successo mondiale, anche grazie al “Kick-Ass

Con la scomparsa di Keith Flint il mondo della musica ha sicuramente perso uno dei suoi più grandi performer. I The Prodigy e tutto il mondo della cultura rave hanno perso una figura fondamentale e da quel 4 marzo in poi è stata più la stessa cosa.

 

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