Zanna presenta “Strade secondarie”, il suo primo lavoro in studio da solista.
Zanna presenta “Strade secondarie”, il suo primo lavoro in studio da solista.

ZANNA, la naturalezza e la coerenza sonora di STRADE SECONDARIE

 Zanna presenta “Strade secondarie”, il suo primo lavoro in studio da solista.Zanna presenta “Strade secondarie”, il suo primo disco da solista. L’album arriva dopo collaborazioni con molti dei grandi artisti del panorama musicale come Piero Pelú, Litfiba, Gianni Morandi, Bianca Atzei e Patty Pravo. A un primo ascolto ci troviamo davanti a un disco pop-rock di buona qualità, costruito su melodie molto interessanti e testi congegnati a mo’ di cantautore.

Zanna con il suo “Strade secondarie” ci regala una sorta di ammodernamento del termine “cantautore”, riscritto in una chiave più attuale e con uno sguardo più approfondito verso l’insieme. Se i cantautori classici ci hanno abituato al classico binomio chitarra/pianoforte e voce, Zanna lavora all’insieme e al concetto di band vera e propria. Una delle parti più interessanti dal disco è questa sua classicità non scontata. “Strade secondarie” non è un disco che sperimenta chissà come. Zanna resta ancorato a questo pop-rock cantautorale, ma lo fa con carattere cercando di non risultare già sentito o scontato.

“Strade secondarie” di Zanna è un disco diretto e coerente

Altra cosa molto interessante è la grande cura per arrangiamenti e mixaggio. “Strade secondarie” è un disco che suona molto bene e si ascolta con gran piacere. Gli arrangiamenti sono curati e con la giusta dose di sfumature sonore. A Zanna non piace strafare, resta coerente col genere e mantiene la sua identità senza artifici innaturali. “Strade secondarie” suona naturale e si ascolta con gran piacere, è questo quello che conta.

“Strade secondarie” è un disco diretto, che va dritto al punto e lo fa nella maniera più spontanea e genuina possibile. Tra melodie azzeccate e arrangiamenti ben orchestrati questi circa 28 minuti di musica passano nelle casse rapidamente. La cosa bella di questo artista è la semplicità con in quale prende e ringrazia i maestri del cantautorato e del pop e ne fa suoi gli insegnamenti. Prende spunto senza copiare, costruisce tributi e citazioni ma mantiene intatto il suo io. Zanna cita ma non scopiazza, impara dai suoi ascolti e ce li ripropone nelle sue versioni.

Zanna è un artista originale e di carattere, e lo dimostra coon “Strade secondarie”

Il pop/cantautorato è al giorno d’oggi una delle vie più battute tra chi sceglie di fare musica. Chi sceglie questa via, con buone possibilità, è destinato ad essere una meteora e ad azzeccare il singolo del momento e poi basta. Zanna non è così. Dietro questo progetto c’è passione e c’è cognizione di causa, oltre che grande maestria con musica e parole.

“Strade secondarie” è un bel disco. Uno di quei lavori che, seppur molto classico, riesce a sorprendere e a lasciare qualcosa all’ascoltatore. Zanna ha fatto un buon lavoro e in questi 10 brani viene alla luce tutta la sua maestria e la sua raffinata sensibilità artistica. Un disco del genere si apprezza sia perché è un prodotto di buonissimo livello e sia per la sua spontaneità e la sua passione, due delle cose che (forse) mancano ai lavori dei cosiddetti big del pop. Un buon lavoro, l’ascolto è consigliato.

Exit mobile version