La band Portfolio al completo.
La band Portfolio al completo.

STEFI WONDER, l’ultimo inclassificabile esperimento dei PORTFOLIO

Il 22 Novembre esce il nuovo album dei Portfolio dopo un lungo periodo di silenzio. La band emiliana, nata nel 2003, non cavalca la moda musicale del momento. “Stefi Wonder” ha un sound fluido, inclassificabile in unico genere. Le tracce si muovono su binari diversi rendendo il prodotto finale eterogeneo.

Il ritmo ballabile del singolo d’apertura “Stefi Wonder è accostato a “Io e Stan”, pezzo pop-rock, che ricorda il sound de Le Vibrazioni. Non c’è il tempo di capire quale direzione stia prendendo l’album che entra a gamba tesa una voce femminile, Claudia Domenichini, ospite aggiunto alla formazione fissa della band di Tiziano Bianchi, Emilio Marconi, Bojan Fazlagic, Giacomo Parmeggiani e Marco Frattini.

“Agosto”, come si potrebbe pensare dal titolo, è tutto tranne che la classica canzone estiva. I quattro minuti e trentasette sono ben strutturati e raccontano la parte più comunicativa dei Portfolio. “Questa è l’ultima volta che aspetto le tue conclusioni, ho bisogno di ridere, ho bisogno di urlare, non lo voglio questo umore”: il ritornello racconta la voglia di crescere e di fare del tempo il miglior amico dei nostri desideri. “Agosto” è un invito ad andare in vacanza dall’overthinking, dal carico di pensieri. “Agosto” è un invito a fermarsi per partire davvero.

I Portfolio esprimono, quindi, la loro vera natura quando prendono totalmente le distanze dai generi musicali surgelati e pronti all’uso

Sempre sul filone della commistione di generi è da notare “Sunshine (I mostri dell’Edelweiss)”: questa traccia è il trionfo del funk lento, quasi come fosse dolcemente sussurrato. In questo caso, la base strumentale lascia spazio ad un base elettronica che forse prende dai Massive Attack la sua ispirazione.

Personalmente, però, i Portfolio più interessanti sono quelli di “Fluidità” e “Scuola strumentale reggiana”, gli unici due pezzi mancanti di voce. Sperimentazione da un lato e tromba jazz dall’altro, rendono queste tracce molto sperimentali e molto audaci.Non è un caso, infatti, se l’esordio della band coincide con il Tora Tora Festival, fondato da Manuel Agnelli, rassegna interamente dedicata alla scena musicale alternativa conclusasi, purtroppo, nel 2005.

I Portfolio esprimono, quindi, la loro vera natura quando prendono totalmente le distanze dai generi musicali surgelati e pronti all’uso. La band potrebbe spingersi ancora più oltre e magari firmare la colonna sonora di un film. Sarebbe quel progetto perfetto da aggiungere al loro di portfolio.

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