OZORA: "Un Nuovo Giuda" è il nuovo singolo del quartetto alternative metal italiano
OZORA: "Un Nuovo Giuda" è il nuovo singolo del quartetto alternative metal italiano

OZORA: “Con l’arrivo di Davide Conti abbiamo molte più frecce al nostro arco”

Benvenuti Ozora su Music.it! Per rompere il ghiaccio siamo soliti chiedere un aneddoto divertente relativo alla carriera artistica. Raccontatecene uno.

Danilo: Fare tour con artisti che ho stimato in gioventù, e stracciarli a calcetto!
Davide: Vai sul palco, e dopo un mega concerto, anziché stimare le tue doti artistiche, ti chiedono di toccarti il culo!

Siamo qui soprattutto per l’uscita del nuovo singolo degli Ozora, “Un Nuovo Giuda”, con la novità del cambio alla voce, dove troviamo Davide Conti. Ci sembra che in pochi mesi l’amalgama con lui abbia già dato ottimi frutti.

Danilo: Penso che la musica parli da sola. Abbiamo iniziato questo viaggio 3 anni fa’ e avuto la fortuna di incontrare Davide dopo uno stop forzato, dove entusiasmo e lealtà sono venute meno. L’amalgama c’è stata dalla prima prova. Improvvisamente Ozora s’è tinta di nuovi colori e prospettive.
Davide: Molto semplicemente l’arrivo di Ozora é stata la continuazione più naturale del mio percorso artistico, sia dal punto di vista compositivo che espressivo.

“Un Nuovo Giuda” fonde metal e rock in un brano potente, con la voce di Davide che passa da un cantato quasi melodico al growl. Che spunti offre, per il vostro futuro stile artistico, l’ecletticità del frontman degli Ozora?

Danilo: Noi non ci poniamo limiti, e con Davide abbiamo molte più frecce nella faretra oltre ad amare tutti la vita che conduciamo e la musica che facciamo.
Davide: La musica per quanto mi riguarda non ha confini. La mia voce passa dalla musica barocca al metal con facilità. Un po’ per dono, ma molto di più per studio. Ed Ozora é musica, non si pone limiti. Lo scoprirete presto!

Vi dichiarate poco pionieri, comunque, in ambito di sperimentazione. Intendete rendere omaggio alle sonorità del passato aggiungendo quella personale vena di attualità per trasportarle e riproporle nei vostri brani?

Danilo: Alla fine suoniamo e interpretiamo il nostro DNA sonoro, contaminandolo con il presente, coscienti di GAP generazionali e messaggi che cambiano forma. Il senso della musica è sempre lo stesso, esprimersi e raccontare epoche e sentimenti. Il nostro “messaggio” non è dissimile dai giovani che imbracciano uno strumento ora, fortunatamente entrambi proviamo a dare forma organica a delle idee, anziché giocare con i plug-in di un computer.
Davide: I veri pionieri sono stati Bach, Demetrio Stratos, The Beatles, Lucio Dalla, i Pink Floyd e mille altri. Ma noi viviamo in un’epoca dove non c’è molta possibilità di essere ricordati, dove tutto è intenso per il tempo di una view, e poi la testa è distratta da qualcos’altro. Noi cerchiamo coerenza nel nostro messaggio. Sono gli altri a doverci giudicare.

In pochi giorni il singolo “Un Nuovo Giuda” sta riscuotendo già un buon successo, raccogliendo migliaia di visualizzazioni in rete. Cosa ne pensate dei social network come forma di condivisione e pubblicità?

Danilo: Oggi, i mezzi sono questi. Qualche buon live decoroso e collaborazioni coerenti possono ancora creare una rete di veri amanti della musica e non delle mode passeggere. Mi piacciono le nuove forme di apprezzamento musicale, ma per fortuna esiste ancora il passaparola basato sulla qualità del prodotto.
Davide: I social sono ciò che oggi si usa. Starne fuori significa praticamente “non esistere”. Poi che a me piaccia questa situazione o no, non frega niente a nessuno.

Avete debuttato con “Perpendicolari”, dopo solo due anni dalla fondazione degli Ozora. Dopo l’uscita di “Un Nuovo Giuda” bisognerà attendere ancora molto prima di un nuovo album?

Danilo: Il tempo necessario per onorare e migliorare “Perpendicolari” nonché tutti quelli che hanno creduto in noi. Speriamo entro primavera del 2020.
Davide: Lavoriamo, lavoriamo, lavoriamo… e ci divertiamo. Ma non abbiamo voglia di attendere molto. Il tempo giusto per un prodotto che sia all’altezza di quel che vogliamo esprimere.

Descrivete, con una sola frase, il vostro modo di intendere la musica.

Danilo: Organica
Davide: Organica

Ci piace conoscere i nostri ospiti anche sotto aspetti che vadano oltre la musica. Quali sono, se ci sono, gli interessi che i membri degli Ozora coltivano al di fuori dell’ambito musicale?

Danilo: La famiglia, la psicologia, la sociologia e un po’ di politica (lavoro in ambito sociale da 26 anni). Arte ed espressività in genere.
Davide: Io vivo facendo il musicista, amo lo studio della voce in ogni sua forma. Oltre questo la mia famiglia, lo sport, la montagna.

Ci sono già date fissate per questi mesi estivi, in cui possiamo venire a seguirvi dal vivo?

Danilo: Salvo chiamate importanti dell’ultimo minuto, NO. Ci stiamo concentrando a scrivere brani e a completare l’album.
Davide: Ci spiace ma ci siamo fermati volutamente per scrivere. Riprenderemo a settembre/ottobre!

Le nostre domande sono terminate, vi salutiamo e ringraziamo per averci concesso un po’ del vostro tempo. Lascio a voi lo spazio per aggiungere ciò che volete e, magari, per fare un saluto ai vostri fan e alle persone che seguono Music.it.

Danilo: Grazie mille a chi come voi supporta la musica e contesti di espressione. Un grande abbraccio a chi ha “capito” perpendicolari” e ci sta stimolando direttamente o indirettamente a proseguire quel linguaggio, che grazie a menti aperte e assetate si sta rivelando prolifico e rigenerante, in una ITALIA, spesso, schiava di mode o esterofilia involontaria. Smettete di seguire chi spaccia RAVE e basi per concerti.
Davide: Grazie a voi che ancora siete legati ad un magazine, all’acquisto di un disco. Grazie a voi che andate ancora ai concerti e permettete a noi di sentirci apprezzati ed avere la forza di metterci tutto ciò che possiamo in ciò che suoniamo. Il pubblico del metal è il migliore che esista! Teniamo duro!

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