Nella foto Roy Paci e Willie Peyote, vincitori del Premio Amnesty International Italia 2019.
Nella foto Roy Paci e Willie Peyote, vincitori del Premio Amnesty International Italia 2019.

ROY PACI e WILLIE PEYOTE vincono il Premio AMNESTY con “SALVAGENTE”

Roy Paci & Aretuska con Willie Peyote, qui la nostra intervista al rapper, vincono il Premio Amnesty International Italia 2019, sezione Big, con il brano “Salvagente”. Un manifesto sull’integrazione che si aggiudica il Premio come miglior brano sui diritti umani del 2018. Gli altri 9 candidati erano Carmen Consoli con “Uomini topo”, Francesca Michielin con “Bolivia”, Ghali con “Cara Italia”, Patrizia Laquidara con “Il cigno (the great Woman), Ermal Meta e Frabrizio Moro con “Non mi avete fatto niente”, i Punkreas con “U-soli”, Radiodervish con “Nuovi schiavi, Salmo con “90 min” e i Subsonica con “Punto critico”.

Roy Paci & Aretuska con Willie Peyote vincono il Premio Amnesty International Italia 2019 con il brano “Salvagente”.

Il Premio è stato istituito nel 2003 da Amnesty International Italia e dall’associazione culturale Voci per la Libertà. Il festival si terrà dal 18 al 21 luglio e, oltre all’esibizione dei vincitori con “Salvagente”, darà spazio anche alle finali della sezione emergenti del Premio Amnesty. Sulla vittoria del Premio ai Big, Roy Paci ha dichiarato: «Sono molto emozionato di ricevere questo premio, come fosse il coronamento di una missione che ho condotto negli ultimi 20 anni, a fianco ad Amnesty International. Non potrei mai immaginare una separazione tra la mia vita di musicista e ciò che accade intorno a noi, le due cose sono inscindibili.»

Roy Paci: «Non potrei mai immaginare una separazione tra la mia vita di musicista e ciò che accade intorno a noi.»

Roy Paci inizia la sua carriera musicale nel 1981 diventando primo trombettista della band del paese di origine Augusta. Conosce la musica del mondo viaggiando, trasferendosi in Sud America e  poi in Senegal, sempre vivendo di musica. Tornato in Italia fonda band e crea progetti, tra cui i Qbeta e la Band Ionica. Nel 2001 fonda quella che è la sua band più famosa, i Roy Paci & Aretuska, che vanta 8 album in studio e una raccolta.

Willie Peyote: «Da sempre tento di fare musica che possa smuovere anche di pochi millimetri le coscienze e spingere le persone a farsi una domanda in più.»

Willie Peyote, al secolo Guglielmo Bruno, nasce a torino nel 1985. Pubblica il suo primo album da solista intitolato “Il manuale del giovane nichilista” nel 2011. Anche lui rimane molto soddisfatto dal premio ricevuto: «Da sempre tento di fare musica che possa smuovere anche di pochi millimetri le coscienze e spingere le persone a farsi una domanda in più, questo premio mi da la forza di continuare su questa strada più determinato di prima. Ringrazio in particolare il maestro Roy Paci che ha reso possibile tutto questo».

Il festival si terrà dal 18 al 21 luglio e darà spazio anche alle finali della sezione emergenti del Premio Amnesty.

Antonio Marchesi, Il presidente di Amnesty Internationl Italia, ringrazia calorosamente Roy Paci e Willie Peyote per aver collaborato e donato al pubblico “Salvagente”, un invito a non vivere più nel concetto di paura del diverso, oscillando tra discriminazione e odio. Nell’albo d’oro dei vincitori troviamo anche Daniele Silvestri nel 2003 con “Il mio nemico” e “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato nel 2016.

 

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